I carabinieri del Comando Provinciale di Catania hanno eseguito un’ordinanza di sequestro preventivo nei confronti di due soggetti, accusati di concorso aggravato in competizioni tra cavalli illegali, con l’impiego di minorenni e la diffusione di videoriproduzioni delle gare. Il provvedimento è stato emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari su richiesta della Procura.
L’indagine, condotta tra novembre 2023 e gennaio 2024 dai carabinieri della Compagnia di Randazzo, ha permesso di monitorare sei allenamenti e quattro competizioni clandestine, svoltesi tra il 12 e il 19 dicembre 2023 e il 6 e il 21 gennaio 2024 lungo la SR Mareneve nel comune di Linguaglossa.
Le registrazioni video hanno evidenziato che le gare coinvolgevano decine di partecipanti e spettatori, con fantini a volto coperto e motocicli utilizzati come “vedette” per segnalare l’eventuale presenza delle forze dell’ordine e rallentare il traffico. Durante le competizioni, i cavalli venivano incitati e contenuti nella carreggiata da scooter e auto, mettendo a rischio sia gli animali sia le persone presenti.
L’attività investigativa ha permesso di identificare due scuderie coinvolte: la “Russo” di Mascali e la “Frisina-Puglisi” di Castiglione di Sicilia, attive anche sui social network con la pubblicazione di video delle gare e delle celebrazioni dei vincitori. Le indagini hanno ricostruito ruoli e partecipanti delle scuderie, dai driver ai responsabili della scorta degli animali.
Lo scorso 13 aprile, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Randazzo avevano già denunciato tre persone durante una competizione clandestina lungo la SP7/II di Castiglione di Sicilia. Due soggetti conducevano i cavalli agganciati a un calesse, mentre il terzo li riprendeva con uno smartphone. Gli equini, recuperati e visitati dal personale veterinario dell’ASP di Catania, sono stati sequestrati insieme ai relativi calessi.
Al termine dell’attività investigativa, è stato disposto il sequestro preventivo di un cavallo e di un carrello (trailer) appartenenti alla scuderia Russo, utilizzati in una delle gare clandestine, ancora in possesso dei responsabili.
